Fettuccia di collegamento

Fettuccia di ancoraggio

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Art./ItemL (cm.)
2799465

La fettuccia di collegamento è un componente dei dispositivi di protezione anticaduta dall’alto che permette e facilita il collegamento al punto di ancoraggio strutturale. 

La fettuccia di ancoraggio è costituita da una resistente cinghia in poliammide della lunghezza di 65 cm

SPECIFICHE TECNICHE

  • carico di rottura 22 kN
  • norma EN 795B

MATERIALI

  • Fettuccia: poliammide

Manutenzione e conservazione dei DPI

Fattori critici

Controlli periodici e revisione DPI

Identificazione prodotto

Durata di vita

Sistemi di ancoraggio temporanei

Effetto pendolo

Fattori di caduta

Una corretta e regolare manutenzione permette di evitare un precoce invecchiamento dei DPI. A tal proposito è opportuno che gli utilizzatori si attengano scrupolosamente a quanto indicato nel manuale uso e manutenzione allegato ad ogni DPI e seguano semplici regole di stoccaggio e conservazione:

  • tenere lontano da luce solare e dai raggi UV perché sono la prima causa di invecchiamento delle fibre tessili che compongono i DPI
  • tenere lontano i DPI da fonti di calore diretta perché le fibre tessili sintetiche utilizzate per la costruzione di imbracature, cordini, dissipatori hanno una temperatura di fusione molto bassa
  • i DPI vanno conservati in luoghi freschi e asciutti, l'umidità genera muffe dannose alle fibre tessili e corrosiva sulle parti metalliche.
  • Una periodica operazione di pulizia è indispensabile per garantire una buona durata ai DPI. Un lavaggio con acqua tiepida elimina lo sporco superficiale e quello presente all'interno delle fibre tessili; quest'ultimo, in particolare, agisce sui minuscoli filamenti interni come vere e proprie lame che con il tempo sfibrano il tessuto.

I principali fattori che riducono la durata di vita dei DPI - così come ben emerge dalle immagini - sono:

  • danni a componenti o a parti di esso
  • contatto con sostanze chimiche
  • temperature elevate o esposizioni a raggi UV
  • abrasioni tagli e urti violenti
  • utilizzo inappropriato
  • errata conservazione

Evitare il verificarsi di queste circostanze consente di prolungare la possibilità di utilizzare il DPI fino al limite di durata di vita indicato sul manuale del prodotto.

Al fine di garantire la sicurezza dei DPl, la legislatura in vigore prescrive che ciascun dispositivo sia sottoposto ai seguenti controlli periodici:

  • prima, durante e dopo l'impiego, è necessario che l'utilizzatore ne verifichi lo stato e l'integrità attraverso un controllo visivo
  • dopo ogni sollecitazione e almeno ogni 12 mesi (in caso di utilizzo intensivo la frequenza può essere aumentata) è richiesto che i DPI vengano sottoposti a controlli e revisione obbligatoria da parte di personale abilitato
  • i DPI devono essere sottoposti a revisione periodica anche in caso di non utilizzo.

Kapriol, attraverso una capillare rete di rivenditori abilitati, garantisce l'assistenza e il servizio di revisione obbligatoria nei termini di legge previsti.
La revisione obbligatoria può essere effettuata solo da personale abilitato e accreditato da Morganti Spa, che sottopone i DPI ad approfonditi controlli e ne certifica l'avvenuta abilitazione sull'apposito libretto che deve accompagnare i DPI per tutta la loro durata di vita ed essere esibito in caso di richiesta da parte delle autorità competenti per attestare gli avvenuti controlli.
Ad ogni DPI corrisponde un proprio libretto: l'utilizzatore deve provvedere alla sua compilazione, riportando i dati che trova sull'etichetta del DPl, la data di primo utilizzo, il proprio nome e cognome, e deve conservarlo per tutta la durata di vita del DPl.
L'aggiornamento con i dati relativi alle revisioni periodiche può essere eseguito solo dal personale addetto abilitato.

Ogni DPI anticaduta deve essere sempre identificabile, anche ai fini della compilazione della scheda di controllo periodico a cui deve essere sottoposto. I dati fondamentali (numero di serie - certificazione) sono riportati su etichette tessili o adesive applicate al prodotto o con marcature sulle parti metalliche.

La normativa prevede che il fabbricante dichiari, per ogni dispositivo di protezione individuale, una durata di vita, trascorsa la quale il DPI non può più essere utilizzato.
La durata di vita dei dispositivi di protezione individuale è indicata nel manuale di utilizzo allegato ad ogni DPI: può essere limitata o illimitata, in relazione alla tipologia di materiale di cui è costituito.

Gli ancoraggi sono i punti chiave che garantiscono la sicurezza degli operatori in quota. Ad ancoraggi permanenti possono essere collegati sistemi di ancoraggio temporanei, come ad esempio le fettucce di collegamento.
Di seguito riportiamo alcuni esempi che dimostrano la differente tenuta dell'ancoraggio a secondo del tipo di utilizzo.
È buona norma che gli utilizzatori siano consapevoli come possono sensibilmente variare le tenute.

1. Con questo tipo di utilizzo la sua tenuta è circa 2/3 del valore nominale della fettuccia
2. Con questo tipo di utilizzo la sua tenuta è 2 volte superiore rispetto al valore nominale della fettuccia
3. Nel caso di utilizzo su struttura con spigoli, la tenuta è circa 2/3 del valore nominale della fettuccia
4. Nel caso di utilizzo su struttura con spigoli, la tenuta è circa 1/3 del valore nominale della fettuccia
5. Con questo tipo di utilizzo la sua tenuta è 1/2 rispetto al valore nominale della fettuccia

Nel caso in cui l'operatore sia collegato a un ancoraggio da un dispositivo retrattile o su corda, in caso di caduta, può verificarsi una pericolosa oscillazione laterale incontrollata chiamata effetto pendolo. Per diminuire i rischi associati all'effetto pendolo, è importante che il sistema anticaduta sia posizionato verticalmente rispetto all'area di lavoro. 
L'operatore dovrà quindi lavorare con un cono di sicurezza pari a 30° al di sotto del punto di ancoraggio. Quando non è possibile posizionare i sistemi retrattili o anticaduta su corda perpendicolarmente al punto di ancoraggio, è necessario prevedere alcuni punti di deviazione o rinvii in modo da limitare l'effetto pendolo.

A. FATTORE DI CADUTA 0

Il punto di ancoraggio è posto al di sopra della testa dell'operatore; il dispositivo anticaduta risulta essere completamente disteso. In caso di caduta si ha la minor distanza tra il piano di calpestio dell'operatore e il possibile ostacolo sottostante.

B. FATTORE DI CADUTA 1

Il punto di ancoraggio è posto allo stesso livello del punto di attacco dell'imbracatura. In questo caso la caduta è pari alla lunghezza del cordino + la distanza del dissipatore di energia intervenuto.

C. FATTORE DI CADUTA 2

Il punto di ancoraggio è posto sullo stesso piano di calpestio dell'operatore. In questo caso la caduta è pari a due volte la lunghezza del cordino + la distanza del dissipatore di energia intervenuto.

Utilizzo raccomandato

Lavoro in sospensione

Piano inclinato

Ponteggio

Posizionamento (su verticale)

Soccorso e recupero

Traliccio

Trattenuta (su piano fisso)

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