Art./Item | Lungh.mart.carp.tedesco-austriaco-martellina (cm.) | Peso (gr.) | Manico |
---|---|---|---|
10790 | 35 | 400 | |
10791 | 35 | 400 | |
10800 | 35 | 500 | |
22110 | 35 | - | M/Ricambio legno |
Martellina malepeggio in acciaio forgiato verniciato con doppio battente a scalpello, uno verticale e uno orizzontale. Disponibile sia nella versione con manico Progrip Tri-componente antiscivolo che ammortizza le vibrazioni, sia con manico in legno di faggio certificato e verniciato per una maggior resistenza. Entrambi i manici della martellina sono dotati di svasatura conica antisfilamento.
Tutte le martelline Kapriol vengono realizzate tramite processo di stampaggio a caldo per garantire la massima resistenza meccanica.
SPECIFICHE TECNICHE
- testa verniciata con polvere epossidica
- battenti a scalpello, uno verticale e uno orizzontale.
- versione con manico in materiale plastico Progip Tri-component con anima in fibra di vetro
- versione con manico in legno di faggio certificato verniciato
- manici realizzati con svasatura conica anti sfilo
MATERIALI
- Testa: acciaio forgiato temprato
- Manico: legno di faggio o plastica tricomponente
Elevate rese di battitura
Manico Tricomponente
Tecnologie di produzione
Le mazzette Kapriol sono progettate per garantire agli utilizzatori professionali elevate rese di battitura. Un'equilibrata distribuzione dei pesi le rende ben bilanciate e grazie alle impugnature ergonomiche perticolarmente confortevo durante l'utilizzo.
La ricerca della forma e del peso della testa garantiscono l'elevata resa di battuta. Le superfici di battuta sono sottoposte ad accurate lavorazioni meccaniche di molatura per renderle piane ed efficaci al momento dell'utilizzo. Specifici trattamenti termici garantiscono all'utensile un'eccellente resistenza all'usura ed agli impianti
Pur essendo la forma più antica di lavorazione dei metalli, la forgiatura resta la miglior tecnologia per la realizzazione delle mazzette. Questo procedimento produttivo avviene tramite l'utilizzo di stampi chiusi che fanno sì che il pezzo alla fine del processo abbia una forma definita e molto vicina a quella del pezzo finito.
Il ciclo di produzione comprende tutte quelle operazioni che iniziano con la preparazione e il taglio delle spezzone di materiale: la billetta, un semilavorato di acciaio pregiato e certificato ottenuto tramite processi di colata o di laminazione, che viene portata ad una temperatura di 850° grazie a dei potenti forni ad induzione. Il pezzo riscaldato viene poi posizionato negli stampi, che azionati da presse dalla potenza variabile tra le 450 e le 650 tonnellate, conferiscono la forma desiderata.
Il processo di stampaggio a caldo, rispetto ad altri tipi di lavorazione, conferisce al prodotto maggiori resistenze meccaniche dovute alla disposizione delle fibre e alla compattazione del materiale che avviene durante la fase di compressione. Il processo di stampaggio a caldo garantisce inoltre l'eliminazione di buona parte dei possibili difetti interni della materia prima dovuti alla grande compressione che si ottiene durante il periodo di chiusura dello stampo.