Art./Item | Lungh.mart.carp.tedesco-austriaco-martellina (cm.) | Peso (gr.) | Manico |
---|---|---|---|
10710 | 35 | 500 | |
10711 | 35 | 500 | |
22110 | 35 | - | M/Ricambio legno |
Martellina da muratore con testa in acciaio forgiato temprato con duplice funzione del battente, uno piatto mentre l'altro a scalpello, funzionali a lavori di demolizione.
La martellina Kapriol è disponibile sia nella versione con manico in legno di faggio certificato che nella versione Progrip Tri-component in plastica antiscivolo e antiurti, appositamente studiata per ammortizzare le vibrazioni durante l'utilizzo. Entrambi i manici della martellina vengono realizzati con una svasatura conica volta ad impedire lo sfilamento.
SPECIFICHE TECNICHE
- testa verniciata con polvere epossidica
- battente piatto e con scalpello che la rende ideale per ogni tipo di demolizione
- versione con manico in materiale plastico Progip Tri-component con anima in fibra di vetro
- versione con manico in legno di faggio certificato verniciato
- manici realizzati con svasatura conica anti sfilo
MATERIALI
- Testa: acciaio forgiato temprato
- Manico: legno di faggio o plastica tricomponente
Materials
Carbon Steel
Elevate rese di battitura
Manico Tricomponente
Tecnologie di produzione
Le mazzette Kapriol sono progettate per garantire agli utilizzatori professionali elevate rese di battitura. Un'equilibrata distribuzione dei pesi le rende ben bilanciate e grazie alle impugnature ergonomiche perticolarmente confortevo durante l'utilizzo.
La ricerca della forma e del peso della testa garantiscono l'elevata resa di battuta. Le superfici di battuta sono sottoposte ad accurate lavorazioni meccaniche di molatura per renderle piane ed efficaci al momento dell'utilizzo. Specifici trattamenti termici garantiscono all'utensile un'eccellente resistenza all'usura ed agli impianti
Pur essendo la forma più antica di lavorazione dei metalli, la forgiatura resta la miglior tecnologia per la realizzazione delle mazzette. Questo procedimento produttivo avviene tramite l'utilizzo di stampi chiusi che fanno sì che il pezzo alla fine del processo abbia una forma definita e molto vicina a quella del pezzo finito.
Il ciclo di produzione comprende tutte quelle operazioni che iniziano con la preparazione e il taglio delle spezzone di materiale: la billetta, un semilavorato di acciaio pregiato e certificato ottenuto tramite processi di colata o di laminazione, che viene portata ad una temperatura di 850° grazie a dei potenti forni ad induzione. Il pezzo riscaldato viene poi posizionato negli stampi, che azionati da presse dalla potenza variabile tra le 450 e le 650 tonnellate, conferiscono la forma desiderata.
Il processo di stampaggio a caldo, rispetto ad altri tipi di lavorazione, conferisce al prodotto maggiori resistenze meccaniche dovute alla disposizione delle fibre e alla compattazione del materiale che avviene durante la fase di compressione. Il processo di stampaggio a caldo garantisce inoltre l'eliminazione di buona parte dei possibili difetti interni della materia prima dovuti alla grande compressione che si ottiene durante il periodo di chiusura dello stampo.